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Le frazioni romane

Un fatto singolare si riscontra osservando i sistemi di calcolo dei Romani: quando si trattò di passare dai numeri interi alle frazioni, i Latini abbandonarono la base dieci. La loro ristretta mentalità speculativa li aveva portati a tralasciare ogni considerazione teorica sulla nuova categoria di numeri - quelli frazionari - e così si limitarono a considerare le frazioni come parti delle unità di misura in uso, le quali venivano divise in 12, 144, 288, 576. Lo stesso fatto si ripeteva per le suddivisioni monetarie (a destra è raffigurata un moneta coniata in bronzo raffigurante l'imperatore Teodosio).

La necessità di considerare gli altri numeri frazionari si fece sentire soltanto dopo il Mille d.C..

Ecco un esempio di frazioni monetarie:
AS = 1
semis = 6/12
quincuux = 5/12
triens = 4/12
quadrans = 3/12
sextans = 2/12
uncia = 1/12
semuncia = 1/24
drachma = 1/96
dimidiasextula = 1/144
scrupulus = 1/288
obulus = 1/576