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La prima serie periodica

Nel Medioevo si sviluppò una curiosa lotta tra gli abacisti e gli algoritmisti: i primi sostenevano l'uso dell'abbaco e dei gettoni per fare i calcoli, i secondi promuovevano invece l'uso delle cifre scritte, con un metodo detto dell'algoritmo o sistema della penna.

La sconfitta degli abacisti può essere simboleggiata da una battaglia svoltasi alla corte di Palermo: Federico II incaricò il maggiore esperto della sua corte di proporre i più ardui problemi di calcolo a quello che era considerato il migliore algoritmista dell'epoca, Leonardo di Bonacci. Costui, analizzando un problema che gli venne proposto, ottenne come risultato questa serie di numeri:
1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, 377.

Si trattava della prima serie periodica della matematica, ovvero di una successione di numeri che si susseguono secondo una legge generale, che, in questo caso, è:


Leonardo di Bonacci

Ar+1 = Ar + Ar-1

ove:

Ar corrisponde ad un certo numero,

Ar-1 indica il numero precedente,

Ar+1 si riferisce invece al numero successivo.